Molti dei ragazzi tra i 13 e 14 anni fumano solo per dimostrare di essere più grandi senza sapere la dipendenza cui vanno incontro e i gravissimi danni che le sigarette possono provocare al nostro organismo.
Un individuo, quando fuma una sigaretta, assorbe una dose molto elevata di nicotina, unita a monossido di carbonio, sostanze irritanti, benzopirene, altre sostanze cancerogene e polveri fini.
Per comprendere la velenosità della nicotina aspirata con una sigaretta basta pensare che se la stessa quantità venisse iniettata nel corpo di un uomo ne provocherebbe la morte.
I danni del fumo si riscontrano nell’apparato respiratorio, infatti, fumando si danneggia il “sistema di pulizia” che permette ai nostri polmoni di opporre una barriera all’entrata di polveri, germi e sostanze tossiche causando eccessiva produzione di muco, bronchite cronica ed enfisema; inoltre, le sostanze che si depositano all’interno dei polmoni aumentano il rischio di tumore.
Anche l’apparato circolatorio risente del fumo, infatti, è più elevata la probabilità che si formino placche all’interno dei vasi sanguigni con aumento della frequenza di infarto e ictus.
A livello della pelle possiamo riscontrare la formazione di melanomi, ma anche invecchiamento precoce, con solchi e rughe, nonché un afflosciamento delle guance.
I danni provocati dal fumo non sono facilmente reversibili: infatti, per chi ha smesso di fumare ci vogliono, nella migliore delle ipotesi, ben quindici anni per ritornare in salute.
In conclusione, forse, fumando non si dimostra di essere grandi, ma solo di essere poco furbi.
La redazione
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